Gli occhiali rossi dell’amore
Le prospettive sono un paio di occhiali magici che colorano e trasformano le immagini di ciò che percepiamo attorno a noi.
Così in base a chi stiamo diventando, ogni mattina possiamo scegliere di mettere scarpe, vestiti, cappotto ed un paio dei nostri occhiali invisibili.
C’è l’occhiale della rabbia, che trasforma tutto ciò che tocchiamo in polvere nera e ci allontana da qualsiasi persona;
quello della forza, che ci costringe, in una bolla viola di protezione, ad essere sempre più forti di ciò che accadrà; quello della rassegnazione, un grigino topo neanche tanto alla moda che ci circonda mentre, invece di camminare, trasportiamo membra.
Io adoro l’occhiale dell’intenzione, è il mio preferito.
È color oro zecchino e regala un misto tra coraggio, positività e determinazione.
Possiede un’ ottima lente: nasconde le ombre cupe e fa’ brillare di luce amplificata tutto ciò che di buono ci accade.
Questi ed altri occhiali, ognuno di noi, li ha nella propria scatola dei preziosi, a portata di sveglia, di fianco al letto.
Consapevolmente o no, li scegliamo ad ogni nuova alba e a volte, ci capita di cambiarli, durante il corso della giornata.
Possiamo stringerli tutti tra le mani a parte un paio, di un sensualissimo color rosso brillante.
Quelli sono gli occhiali dell’amore e sono i più magici e capricciosi di tutti in quanto decidono da soli quando farsi indossare.
Così, mentre passiamo le giornate a tentare di stringerli tra le mani e, a volte ci sembra anche di riuscire ad avvicinarceli al viso loro..Puff! Si divertono a ricascare nella scatola proprio nel momento in cui erano ad un centimetro dal nostro naso.
Le mani provano e riprovano a raccoglierli ogni giorno ma le dita vi passano attraverso ed a volte capita di perdere la speranza.
L’amore che sto descrivendo, visto come innamoramento, come alchimia tra persone, non si indossa quando si vuole.
E’ un dono delicato, che arriva con un gesto gentile in un momento in cui ne avevate davvero bisogno.
E’ una sberla in piena faccia diretta alla guancia del cinico quando osserva qualcuno che da sempre mal sopportava eppure, di colpo, gli sembra estremamente interessante.
L’amore spara un sorriso a 32 denti e voi TAC, siete fregati.
Secondo i più recenti studi medici, il processo di innamoramento impiegherebbe dai novanta secondi ai quattro minuti e non dipenderebbe da un nostro atto volontario quanto da una estrema necessità di provare l’ebrezza del mix tra Dopamina e altre due cose che finiscono sempre con “ina”.
(Una cosa che ho imparato è che tutta la roba che finisce con “ina” è droga: cocaina, eroina, caffeina, scarpina..)
Io quindi il momento dell’innamoramento me lo immagino così: tanti occhiali rossi che, come guizzanti pesciolini, in massimo quattro minuti, vi raggiungono, si posizionano sul vostro naso e con un piccolo sussulto, un paio di pupille dilatate e cuore accelerato, decidono di fottere tutto il vostro equilibrio.
E’ bellissimo: è una giostra a testa in giù senza neanche far la fila.
Ultimamente ho sentito molto spesso la domanda “Perché non mi innamoro più?”.
Perché l’amore è “droga che si droga”.
Gli antichi scelsero Eros che scagliava frecce, io invece penso che la versione di Pollon in cui il Dio è un imbranato con un macro ombelico che usa l’arco a caso, sia molto più realistica di quella classica.
Ad ogni modo l’amore è qualcosa che bisogna provare, almeno una volta nella propria vita.
E’ volare, cadere, danzare, perdersi, sbattere e sussultare.
E’ il primo boccone di una mela dolce e croccante.
E’ lui che ti guarda come se fosse la mattina di Natale.
E’ trovare una ragione per farla ridere, solo per fissarle le labbra.
Il momento in cui ci siamo innamorati di una persona, è tra le cose che ricordiamo meglio negli anni quando cominciamo ad invecchiare.
E se è vero che l’amore è un paio di occhiali rossi dall’animo burlone e capriccioso, è anche vero che è Divino, in quanto fa’ nascere bambini e dona speranza al mondo.
E so che l’amore fa soffrire, che può far davvero male ma non ci si può opporre ad una forza così grande quindi non ci resta che imparare a navigare.
Penso che arriverà anche per chi ora ne piange la mancanza o almeno, lo voglio credere.
Stamattina, coi piedi appoggiati sul pavimento di fianco al letto, ho indossato i miei occhiali color oro e, mi dispiace per chi non è d’accordo, ma oggi per me niente è impossibile.
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