Perché le donne vanno in bagno in gruppo
Perché le donne vadano in bagno in gruppo è, senza dubbio, il quarto segreto di Fatima.
Partendo dal presupposto di quanto, al contrario, l’uomo detesti avere la compagnia di un amico durante la sua “fase espressiva”, il fatto che le donne puntualmente ne sentano l’esigenza, rimane per loro un bel mistero.
Quando mi hanno chiesto il perché di questo bisogno “Ma c’è una svendita in bagno?” ho sempre risposto che non avrei proferito parola in quanto li avrei resi troppo potenti nei nostri confronti.
Ebbene, sto per mancare a questa promessa ma lo faccio solo nel nome della scienza.
Ho la profonda esigenza di conoscere il perché voi uomini in bagno abbiate pile ad altezza grattacielo di “Quattroruote”, spesso risalenti all’era in cui manco sapevate guidare (o leggere).
Ma dico io, cosa ve ne fate delle opinioni sul motore dell’Alfetta del ’77?
Quintali di carta paragonabili all’intera massa di un baobab, che occupano lo spazio altrimenti destinabile a spazzolino, dentifricio, gel, profumo, crema per le mani, asciugamani puliti, pianta grassa ed una copia in formato reale della Pietà di Michelangelo.
Tra l’altro (altro mistero) in mezzo a ‘sta cartiera, triste e sconsolata, spunta sempre una copia orfana della rivista Ikea.
Ma perchè???
Ditemelo, così finalmente stanotte dormirò.
Comunque, tornando a bomba sull’argomento principale, sappiate che esistono due grandi ragioni per le quali le donne si accompagnano in bagno tra di loro.
La prima è nettamente pratica: i bagni dei locali, in linea di massima fanno veramente schifo.
Se vai da sola ti trovi immancabilmente a stare in equilibrio sulle punte dei piedi, con le braccia aperte in quella che sembra una posizione YOGA.
La borsa da una parte, la mano a tener su la giacca -che non deve toccare la purulenta tazza- e sempre lo stesso interrogativo:
– E adesso? Come cacchio faccio a prendere la carta igienica?-
Quando c’è la carta igienica.
Ho un’amica alla quale, se le presenti Freddy Krueger, gli stringe la mano infischiandosene bellamente del fatto che abbia lame al posto delle dita, ma esce urlando da un bagno, alla sola vista della turca.
La capisco benissimo; tutti gli sforzi delle nostre madri di spiegarci per anni la posizione salva sporco “Gambe flesse, non toccare la tazza, controlla i muscoli addominali, piedi dritti alla stessa larghezza delle spalle, sguardo rivolto verso il lavandino, non toccare niente, niente, niente…Noo, hai toccato!!!” Si dissolvono appena capisci che un liquido che scende dall’alto verso il basso alla velocità dell’urgenza, schizzerà per forza sulle scarpe nuove.
Per questo motivo, un’amica serve a tenere i cento chili di borsa, cappello e piumino, che ti accompagnano durante l’uscita.
Prima ragione svelata, adesso passiamo alla seconda.
La seconda è che in bagno si decidono le sorti dei maschi che si incontrano/frequentano, nel corso della serata.
Sì, avete capito bene: il bagno equivale al numero civico 11 di Wall Street in New York City ovvero la borsa di New York.
Solo che in bagno non si urla “prendo una AD corporation Stock per 1,42!!” Piuttosto, una volta resa vulnerabile l’amica con i quintali dei tuoi effetti personali da tenere tra le braccia, parte un indifferente:
“Cosa ne pensi di X?”
Ed è lì che X diventa paragonabile ad oro, argento, platino, propano, zucchero.
X è un’azione.
L’amica risponde: “Carino, ma a me piace più Y; è più gentile, meno grossolano.”
Perfetto: due minuti di numero e si è deciso “chi comprerà chi”.
Le amiche sono pronte a riversarsi nella sala del locale senza mostrare turbamento alcuno.
Capita però che l’attenzione delle acquirenti vada proprio sulla stessa azione.
Il prezzo relativo si alza alle stelle dando il via a lunghe pause contrattuali in bagno, con una guerra di sorrisi tirati che accompagnano frasi del tipo “ok , se piace a te…” che in realtà significano “ti prendo la testa tra le mani e ti stacco tutti i capelli se ci provi”.
Ma le vere amiche che vogliono uno stesso uomo, a fine della seduta di gabinetto, arriverebbero al seguente accordo:
“Sceglie lui”
Il più è verificare che ,nel frattempo che contrattavano, non sia avvenuta la settima era glaciale o lui abbia deciso di sposarsi ed avere quattro figli.
Certo, il bagno è anche solo un luogo terapeutico.
Tra una considerazione sull’ultimo Privalia ed una spalmata di gloss all’amarena, accadono anche cose frivole del quale voi uomini non dovete preoccuparvi.
Ma, se posso darvi un consiglio, dalla prossima volta che uscite, tenete d’occhio la loro espressione quando camminano verso di voi rientrate dal bagno.
Se scorgete una bieca luce nei loro sguardi e tutti i sorrisi sono rivolti nella vostra direzione in una apertura delle labbra così larga da far temere che si strappino, state pronti a scattare perché hanno appena deciso: “Sceglie lui”.
Grazie Claudia (adesso so).
Molto bene 😉
Direi che certi segreti debbano restare tali…. non puoi svelare così i sensi dei sorrisi al rientro dal bagno….. ok…. devo pensarci su!!!!! 😉
Hahahaha svelato il segreto!!!