Voglio schiattare dalle risate
Schiattare dalle risate, ecco come desidero morire.
La maggior parte delle persone sogna di andarsene una notte da vecchio, mentre dorme nel proprio letto e non svegliarsi mai più.
Io no, voglio semplicemente schiattare dalle risate.
Certo, se sono vecchissima è meglio, a patto di non esserlo così tanto da sputare la dentiera come ultimo mirabolante gesto.
Siccome è un sogno, spariamo alto: voglio essere vecchia, con tutti i miei denti, una birra media davanti, pollo arrosto piccante in tavola, The Clash in sottofondo con “Police on my back” e gli amici di una vita, che raccontano qualcosa di esilarante.
Se proprio devo avere la dentiera facciamo che, una volta sparata, vada a far canestro dentro al bicchiere della iena del tavolo di fianco che, con un’occhiata, mi ha appena fatto capire di essere ingrassata.
Voglio rendermi ben conto del fatto che stia letteralmente morendo dal ridere, ma non riuscire a smettere di farlo.
Forse, almeno quella sera, qualcuno con me, avrà anche il dono dell’ultima parola (ho detto forse).
Le risate sono il più bel regalo si possa ricevere e dare.
Ti ricordi quando, da bambino, ti capitava di arrivare quasi a soffocare, di doverti tenere la pancia per non stare male?
A me capitava nei momenti peggiori, tipo in classe, durante l’interrogazione o in chiesa, la domenica.
Più pensavo di voler smettere e più schizzavano lacrime dagli occhi e gorgoglii soffocati dalla bocca.
Adesso purtroppo, mi capita molto meno di allora.
Forse dovrei tornare in chiesa, farmi interrogare da qualcuno.
Forse invece, il mondo degli adulti tende ad indirizzarti su un atteggiamento più “controllato alla vita” perché, essere leggeri, è roba da sfigati.
“Bisogna essere seri, ci vuole polso della situazione, ci vuole contegno..Bla bla bla bla..”
Che noia.
Io questa cosa la detesto.
Facciamo così: tenetevi il contegno, tenetevi la gravità e la profonda serietà e a me date tutti gli “sfigati” rimasti.
Non dico che bisogna ridere sempre ma, vi assicuro, che c’è comunque molta dignità in un sorriso aperto al mondo.
Passiamo così tanto tempo a prenderci sul serio da non renderci conto di quanto, in realtà, ognuno di noi sia un microbo in un paese di microbi, dentro uno sputo di stato, in una terra minuscola collocata non si sa dove tra gli infiniti sistemi solari.
Tu sai cosa sembriamo quindi quando, in tutta questa minuteria, ci sforziamo tutto il tempo a “spararci la posa”?
Pulci col frac.
Ma chi cavolo ha detto che, se sei serio, sei più figo?
Lo sai che le persone più talentuose, spesso sono anche estremamente spiritose?
Prova a pensare alla faccia di Albert Einstein: scommetto che la prima immagine che ti viene in mente è quella in bianco e nero, in cui fa’la linguaccia.
Lo sai che di solito chi è ironico è anche statisticamente più colto ed intelligente?
Per far ridere ci vuole “materia prima”.
Non v’è ricchezza maggiore delle risate e non v’è quasi niente che non si possa superare se si possiede almeno un amico col dono dell’umorismo.
Per questo motivo, alla solita domanda:
“Se potessi scegliere solo una cosa tra soldi, amore, salute, cosa sceglieresti?”
Io rispondo: “Nessuno dei tre. Mi basterebbe aver sempre un motivo per il quale ridere”.
La sensazione degli addominali doloranti, gli occhi che lacrimale e la mascella che è in stato di paralisi…. che belle sensazioni e ti dirò: vorrei morire così anche io!!!
Tanto saremo al tavolo insieme e ti prego..Ridi con me fino all’ultimo istante ❤️