befana

Cara Befana portami via

Cara Befana, come tutti gli anni sono contenta che tu sia arrivata e che sia pronta a elargire gli ultimi dolcetti in cambio di tutte queste giornate all’ingrasso.
Quest’anno però ti vorrei chiedere di portare con te diverse cose oltre alle feste.
Cara Befana, portati via un po’ di parole inutili, che poi io mi annoio e mi tocca fingere.
Io detesto fingere.
In cambio nella mia calza mi piacerebbe avere un pizzico di polvere dell’ ironia, con cui condire le conversazioni durante tutto l’anno.
Se fai fatica a trovarla, mi accontento anche del silenzio; è merce molto rara di ‘sti tempi.
Portati via un po’ del bisogno generale di avere sempre ragione, che la ragione, alla fine, serve ad asciugare le cozze sugli scogli, ma non rende più felici.
Portati via, Cara Befana, tutte le lamentele che puoi; ti lascio una confezione di effervescente Brioschi di fianco alla mia calza perché, per quanto sia magica, saranno difficili da digerire anche per te.
Portati via un po’ di rabbia generale o meglio di paura rabbiosa di non potercela fare; si tende a puntare il dito per sentirsi migliori degli altri proprio quando si ha paura di non esserlo.
Portati via le inutili dipendenze affettive; portale a chi ha bisogno di rendersi conto che la vita non è tutta una sfida da vincere, bensì un viaggio da condividere con chi è in grado di scambiare qualcosa.
A questo proposito portati via definitivamente anche la mia dipendenza dalle sigarette visto che anche esse tolgono tanto senza dare niente; anzi no, questa fatica non te la faccio fare, ce la sto facendo da sola e ho tanto bisogno di sentirmi fiera, quanto lo sono ora.
Vorrei chiederti di portarti via la fame e le guerre ma so che sei la Befana e non L’Onnipotente, quindi ti risparmio la frustrazione del dovermi rispondere che non ho ancora imparato niente.
Porta più dolci però a chi ha bisogno di sentirsi fortunato almeno una volta all’anno; ci sono degli indirizzi di cui tu e Babbo Natale puntualmente vi dimenticate..
Impegnatevi di più per favore.
Befana cara, quest’anno è partito come un anno di buone prospettive ma sono consapevole che la vita sia fatta a balzi; un po’ sei a terra, un po’ ti alzi.
Non portarci della fortuna ma portaci del coraggio.
Non portarci dei soldi ma portaci delle azioni.
Non portarci l’arte della manipolazione, portaci l’aurea della giustizia.
Ti lascio dentro alla mia calza, un po’ del mio ego, io ne ho anche troppo.
Ci sono persone migliori di me che ne possiedono molto meno.
Ti lascio anche un po’ delle tante risate che mi sono fatta ed una lacrima del mio pianto, distillata in due giornate; te le lascio volentieri perché ho ricominciato a “sentire” nuovamente ed avrò tempo per poterne produrre ancora.
Direi di averti chiesto tutto cara Befana.
Anzi no; se ti va (con grazia però, non farmi morire d’infarto) potresti svegliarmi stanotte e portarmi a fare un giro sui tetti?
Mi hanno detto che hai le scarpe rotte mentre io ne ho in abbondanza; tu ne scegli un paio delle mie (ho paura di sapere quale, sei pur sempre una donna) ed io guardo il mondo dall’alto, senza più nessuna paura di volare.
Perché è questo che ci fa fermare; la paura di volare.

2 commenti
  1. Claudia Moretti
    Claudia Moretti says:

    Ciao Mario, grazie mille
    Mi sono scordata di chiedere di portarmi meno cose e più bel tempo con le persone..
    Aggiungo ora sfruttando il tuo commento..
    Buon anno!!!

    Rispondi

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