La luna su nel cielo

L’amore perduto

Giulia e Luca si conobbero ai tempi dell’università.
In realtà solo Giulia andava all’università perchè Luca aveva scelto di lavorare dopo la scuola.
Frequentavano lo stesso gruppo di amici e non si capì mai quando si innamorarono; forse da subito, forse da sempre.
La loro era una storia fatta di musica e di risate, persi in giro in macchina sulle colline di Bologna con lo stereo a mille e i finestrini perennemente abbassati, spesso anche d’inverno.
Luca ballava, rideva e guidava, Giulia cantava stonata con le braccia fuori dal finestrino a mimare il volo di un aereoplano.
Tra di loro esisteva una fame vorace uno dell’altra e non solo in senso fisico: passavano ore ed ore a scambiare i pensieri per poter nutrire il cervello degli stessi impulsi alla vita.
Ma Giulia era un tipo solare e piuttosto espansivo e a Luca, giovane leader della compagnia, la cosa dava piuttosto fastidio.
Non era abituato a sentirsi “in pericolo”, le ragazze facevano a gara per garantirsi le sue attenzioni e lui aveva sempre modellato con facilità i diversi caratteri ad uso e consumo della propria serenità. Continua a leggere

due mani che formano un cuore

Gli uomini, le donne, l’amore

Io penso sinceramente che l’unica cosa che renda identici gli uomini e le donne, sia il momento nel quale sono innamorati.

Siamo diversi su tutto: le donne la domenica farebbero anche rissa in centro commerciale pur di fare shopping, gli uomini invece sperano solo che la dolce metà faccia qualche pausa tra un discorso e l’altro per poter guardare la partita alla televisione -se in stato catatonico sul divano sarebbe il massimo, ma questa in stato catatonico mi ci va solo la sera quando dobbiamo fare sesso-

Le donne amano approfondire il discorso su qualsiasi massimo sistema dell’universo, fosse anche la differenza di utilizzo dell’olio di Argan rispetto a quello di mandorle dolci. Continua a leggere

un telefono degli anni novanta

Le ere del telefono

Aspetto che mi chiami lui : anni 90:

– Mamma, vuoi mettere giù quel telefono per favore?
Sto aspettando una telefonata importantissima!-

Quando fa così mi fa proprio imbestialire, possibile che
debba prendere l’appuntamento per il dentista proprio
oggi che la mia vita sta andando a pezzi?
Cosa sarà mai un semplice e banalissimo dente cariato in confronto al mio cuore che schizza sangue come il braccio di chi bussa alla casa di “non aprite quella porta 3” ? Continua a leggere

Strada

MASTICAMI IL CERVELLO E MI COMPRERO’ UN EVOQUE

– Ma mi stai ascoltando ???-

Ho smesso di ascoltarla dal momento in cui mi ha detto
che quest’anno il color prugna va un sacco sulle labbra.

Che poi io manco son sicuro di quale sia il colore prugna.
E’ davvero il colore delle prugne o viene battezzato con
questo nome e magari assomiglia a quello di un altro frutto
a caso?

Io non lo so che caspita passa nel cervello delle donne quando Continua a leggere

Famiglia perfetta

LA FAMIGLIA PERFETTA

Ammiro tantissimo tutte quelle belle famiglie che sono felici in foto, tutti insieme.
Godono ad andare al cinema e son entusiasti anche solo di scegliere la pizza 4 formaggi piuttosto che Margherita.
Corrono sorridenti tra le onde del mare: lei è sempre più innamorata malgrado gli anni, lui sempre più attento e le dichiara a gran voce la sua gratitudine..
Le famiglie che fanno luce insomma.
Sono convinta che dietro tutto questo “Mulino Bianco” ci sia un gran “Lavorare insieme”.
Certo, a volte si gode di vite un po’ più facili di altre .
Magari qualche soldo in più, meno problemi di salute, di lavoro, meno mutui..
Ma non è solo li. Continua a leggere

Aspettative

IL PESO DELLE ASPETTATIVE:

– Fanculo, col cavolo che lo chiamo!-

Ventiquattromila volte gli ho chiesto di trovare un modo per non farmi sentire sempre in secondo piano, esclusa.
La risposta?
Un rassegnato sì di commiserazione, come se fossi una pazza isterica in modalità pre-ciclo.
Vorrei prenderlo a sberle fino a fargli uscire il cervello dalle orecchie (ieri ho visto Saw l’enigmista, si capisce?) per vedere se si stappano e riesce quindi ad ascoltarmi.
Posso farlo?
La risposta è no a meno che non trovi un alibi inoppugnabile e un testimone attendibile. Continua a leggere