Emoticons colorate

Le emoticons da passeggio

Sono per le persone dritte al sodo, quelle schiette, che non ci girano attorno.
In un’epoca in cui l’esprimere un sentimento esiste quasi solo nella gran profusione di faccine da cellulare, penso che dire il vero nel modo giusto sia la qualità più apprezzabile tra tutte.
Non si tratta di offendere o fare polemica, si tratta di dire come la pensi, senza ferire ma dando all’altro la possibilità di muoversi di conseguenza e di piacerti solo per quello che è.
La sincerità è una dote, la sincerità insieme all’ironia una rarità, la sincerità insieme ad ironia e dono della sintesi un vero miracolo-Non chiedetemi se sia possibile, sono una donna e non conosco la parola sintesi-.
Il problema però è che non siamo più abituati alle mezze misure: o siamo spietatamente sinceri (più per sfogare una frustrazione che per aiutare l’altro a capire) o, nella stragrande maggioranza dei casi, siamo menefreghisti ed incapaci di prendere una posizione pur di non venir scossi nel nostro misero angolo di vigliaccheria. Continua a leggere

Una ragazza vestita da eroina che si trucca allo specchio

L’amore vero

L’altro giorno ho passato una giornata a fare un corso sulla sicurezza sul lavoro.
A parte non aver ancora capito a modo quale sia il tipo di estintore da utilizzare sulle diverse fonti di propagazione del fuoco (nel dubbio io sparo a raffica), una cosa mi è stata chiara fin da subito: quando sei in pericolo e rischi grosso, cerca in primis di rimanere lucido e portare a casa la pellaccia.
Concetto cinico? No, non credo: riflettiamoci insieme.
In una situazione di panico, se io penso a Sergio, Sergio a Francesca, Francesca a Giovanni e Giovanni a Sergio, a parte le maledizioni dettate dal fatto che in questo girotondo si sono scordati di me, siamo davvero sicuri che tutti ne escano davvero indenni? Secondo me una buona parte invece, non capisce più che cosa fare e si strina un bel po’.
Ecco, anche nelle relazioni, che siano di amicizia o di amore, il non aver chiaro il piano da portare avanti e il non essere persone solide, può causare un bel disastro. Continua a leggere

Amiche che si abbracciano

Le amiche: molte idee ma profuse

– Ti ho detto che ha lasciato il marito! –
– Ma sei davvero sicura? –
– Ma sì! Non ti ricordi? L’altra volta ti raccontavo che non andavano più d’accordo..Uffa, non ti ricordi mai niente!!! –
No, non mi ricordo.
Quando passi certe serate con le amiche, non ci capisci più nulla perchè questi incontri non hanno mai un filo logico, un nesso, un collegamento.
Si parla di tutto ciò che ci va’, in ordine sparso, a casaccio. Non esiste una conversazione fluida, elegante, toni bassi e pause ritmiche: vociamo, tutte insieme.
Ci manca solo un “Banzai!!!” e qualcuna che si lanci sopra al tavolino del bar per prendere per prima la parola.
Vi faccio il tono della conversazione :
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tanti pennelli da trucco

La mia routine di bellezza

– Maaamma!-

Fai finta di niente, fai finta di niente, fai finta di niente!
Lo Yoga mattutino non è stata una buona idea , devo ricordarmi di puntare la sveglia alle due di notte la prossima volta.
Mi sono svegliata all’alba , c’era ancora buio, son scesa dalle scale senza accendere la luce e picchiando- come sempre- il mignolino contro lo stipite del divano. Non ho nemmeno urlato stavolta, ho soffocato l’imprecazione dentro, molto dentro- spero che Nostro Signore stia ancora dormendo.- Ho resistito a non desistere e pur avendo la scusante dell’infortunio, piena di grande forza di volontà ho cominciato subito a srotolare il tappetino.
Ecco, proprio ora che mi è venuto un triangolo perfetto, che sono assorta nella pace della pratica, l’urlo – Di Munch?- Continua a leggere

due amiche si fanno un selfie

Sono andato a…Selfie!

Quando eri giovane – Oddio, sto parlando come mia nonna! – le vacanze te le facevi facendoti prestare la macchina fotografica di papà.
Prima di partire erano ore di raccomandazioni sul fatto di non lasciarla in giro, non usarla vicino all’acqua , non farla cadere.
La macchina fotografica di mio padre la ricordo ancora: era una Olympus grigia,nera e pesantissima,se la paragoni a quelle di adesso.
Era così pesante che, tutte le volte che sarebbe valsa la pena portarmela dietro, me la dimenticavo inconsciamente a casa.
Nipote, figlia e sorella di bravi fotografi, sono tuttora la pecora nera della famiglia.
Se non avessi un cellulare sempre a portata di mano, probabilmente non avrei neanche più di trenta foto delle mie Continua a leggere

donna con il telefono in mano

Sei donne, un pin, un puk

Avete mai visto una donna leggere un libretto delle istruzioni?
Be’, io no.
Penso che sia più probabile incontrare i due liocorni che amoreggiano
al parco .
La frase scientifica di rito per una donna che sta partendo con l’utilizzo
di una nuova strumentazione elettronica è : – Come funziona questo coso?-
Non importa che il malcapitato compagno sia in casa o sia al lavoro, lei continua incessantemente, con la voce sempre più acuta finchè questi non rientra e se la trova indiavolata che batte ritmicamente contro al muro
l’oggetto della sua frustrazione.
Devo ammettere che a volte si tratta di vere e proprie sfide ad alto contenuto tecnologico. Continua a leggere

Ferro da stiro

PERCHE’ GLI UOMINI NON SANNO STIRARE

L’altro giorno ero con le mie due bimbe nel reparto giocattoli di un centro commerciale.
In mezzo ad aerei, macchinine e pongo Alice, la più grande , si ferma a
fissare un’enorme scatola rosa .
Mi guarda ed esclama – Mamma , me lo compri? –
Mi avvicino, guardo il contenuto della scatola e mi scappa un gemito .
All’interno della scatola , in un colore rosa confetto, scorgo un ferro da stiro giocattolo.
Vorrei risponderle che è matta e che quello non è un gioco da desiderare invece
sul volto mi appare un sorriso malizioso e, con la calma che solo i piani diabolici possono causare, le rispondo : Continua a leggere

Delorean

UN VIAGGIO SULLA DELOREAN CON MARTY MCFLY

Sei nato negli anni 70 come me?

Oddio, forse a pensarci bene non volevo cominciare dicendoti la mia età , ma ormai, il danno è fatto.
Poi a mia discolpa potrei dirti che sono nata ALLA  FINE degli anni 70, quasi 80 per essere precisa.

Comunque..

Se sei nato alla fine degli anni 70 come me, ricorderai benissimo la macchina di “Ritorno al futuro”, la meravigliosa macchina del tempo che permetteva al  protagonista “Marty Mc Fly” di poter saltare da un’epoca all’altra per poter migliorare la sua vita presente. Continua a leggere

Calzini

IL MISTERO DEI CALZINI

Tutte le volte che entro in un negozio di intimo, mi sento veramente nel Nirvana.
Io adoro gli appendini pieni di completini colorati, le scatole ricolme di calzini di ogni misura, l’idea che un paio di leggins possa assottigliare le gambe, sollevare il sedere.
Mi esalta tutta questa varietà a costi sostenibili dalla quale attingere a due mani: due calze di qua , una mutandina di là .
Sono anche un tipo decisamente estroso: il mio cestino delle meraviglie, in pochi minuti, si riempe di strabordanti colori .
Passeggio per il negozio raccogliendo calzini esattamente come La Bella Addormentata nel Bosco, raccoglieva fiori –solo che purtroppo la mattina non mi vestono gli uccellini-
Sorrido complice a tutte le altri clienti; non so perché ma dentro agli store di intimo diventiamo Continua a leggere

Ex Nerds

GLI EX “NERDS”

A forza di osservare i comportamenti umani, ho costruito una mia teoria su quelli che mi piace definire “Gli Ex Nerds”.
Gli Ex Nerds sono quelle persone che da bambini erano un disastro: troppo grassi, troppo bassi, troppo poveri, troppo timidi, troppo sfigati insomma.
Sono quelli che subivano in silenzio angherie di ogni tipo , che sudavano intimoriti davanti alla foga del branco di trovare un capro espiatoria con cui superare le giornate troppo noiose.
Io per esempio, sono un’ex Nerd.
Da piccola ero timida e rotonda, ho usato per anni l’apparecchio e mia madre mi vestiva in modo dignitoso ma senza farsi fregare i soldi dalle mode del momento.
Per fare un rapido riassunto: la mia adolescenza durante l’epoca dei paninari, io l’ho passata tutta Continua a leggere