Fai pulizia e vivi meglio!
La pulizia è un modo fantastico per tornare in equilibrio.
Ci hanno fatto anche un utilissimo libro che si chiama “Il magico potere del riordino”, che tratta proprio questo tema.
Io, quando sono vicina ad una catastrofe emozionale, mi dedico per ore a buttare cose che non mi servono più e, alla fine della mia maratona tra camere e spazzatura, mi ritrovo stanca, spettinata ma tanto, tanto più leggera.
Immagino sia perché gli oggetti, in quantità esagerata, ci rubano spazio vitale, ci costringono a doverli scansare per passare oltre.
Ci portano a dedicare ore preziose alla loro pulizia, rosicchiando tutto il tempo che potremmo utilizzare per uscire fuori a goderci una giornata di sole.
Quando non metti mai a posto, la prima cosa che noti ,rientrando a casa, è l’immenso caos che ti circonda. Allora ti coglie quell’inclinazione piromane che ti fa’ immaginare di lanciare una molotov nel bel mezzo della sala ed uscire nuovamente a farti 4 birre, aspettando che il fuoco ti faccia da colf di sostegno.
Io, per esempio, ho questo piccolo problemino con le scarpe: ne ho mille, ne uso dieci paia al massimo, ma le altre non riesco a buttarle perché, appena mi avvicino alla pattumiera, le sento che gemono imploranti (è il mio tallone d’Achille, detesto gli addii strazianti).
La stessa pulizia che ho cominciato a fare con gli oggetti di casa, ultimamente, la sto facendo anche con le persone che mi circondano.
Non ne faccio un discorso di persone migliori o peggiori di quanto sia io; semplicemente ho capito che esistono delle priorità affettive e degli individui che, meglio di altri, sono in grado di arricchirci.
Possiamo raccontarcela come vogliamo ma, alla lunga, rimane solo chi è in grado di scambiare qualcosa con te, di fornirti ciò di cui hai bisogno senza affossarti.
Il “Do ut des” dei Latini è quanto di più onesto ci possa essere in termini di descrizione del corretto rapporto interpersonale.
Per questo motivo, da tempo, non mi faccio più agganciare da chi mi usa solo come batteria: sto cominciando a riconoscere i miei limiti, uno fra tanti il fatto che anche io mi stanco.
Un’altra cosa che ho imparato ad accettare è il fatto che non posso piacere a tutti esattamente come “tutti” non piacciono a me.
Lo sforzo titanico che compi quando ti accanisci a trovare conferme da chiunque, vale come quello che compio io quando spolvero la mia scarpiera; minuti preziosi dedicati a gestire il “troppo” ed il superfluo.
Non abbiamo bisogno di tutto questo rumore attorno, anzi il silenzio spesso è ben più prezioso perchè ti permette di analizzare con più realismo la tua vita.
Penso che ci si riempia di cose e persone per non ascoltarci davvero dentro ma, così facendo, non si fa’ altro che appaltare all’esterno la gestione della nostra esistenza, perdendone il controllo.
“Chiodo schiaccia chiodo” dice sempre una mia amica.
Non è sempre vero: anche in amore spesso funziona solo per il primo lasso di tempo; se non hai fatto pulizia davvero dentro al tuo cuore, prima o poi ti arriverà addosso sia l’ingombro del primo che del secondo “chiodo”.
Anche tra una relazione e l’altra, impara a fare silenzio, a stare da solo.
Lo so che è difficile, sono la prima a dirlo, so che ci sono cose che non vuoi “sentirti dire”, che la verità a volte è dolorosa, che consolarsi con qualcosa o qualcuno nell’immediato fa’ stare meglio, ma così non si guarisce mai..
Ciò che non affronti, ti si ripresenterà infinite volte, sempre più forte tra l’altro, fino a che tu non deciderai di risolverlo.
Impara a rinunciare, a togliere, a fare pulizia.
Solo così arriverà quella vocina saggia da dentro di te che ti suggerirà cosa devi fare per stare davvero meglio.
Allora, senza sgraziati grattacieli di cose e persone che ti ingombrano l’orizzonte, potrai tornare a camminare leggero, sul tuo sentiero, tra la luce del sole.
Io non butterei mai via nulla…. infatti ho un legame con il passato moooolto forte.