Insegui i tuoi sogni
Quando avevo sedici anni, andavo al liceo.
Non ricordo quel periodo come particolarmente emozionante a parte le risate fatte con qualche compagno di classe un po’ più simpatico della media.
Se avete l’età che avevo io allora, non credete a chi dice che quelli sono gli anni migliori della vita, non è detto.
La vita è tutta bella, fino all’ultimissimo minuto, basta non smettere di fare qualcosa per renderla tale.
Per quanto mi riguarda io, durante gli anni della scuola, mi sono annoiata un bel po’.
Non ho mai apprezzato il modo monotono degli insegnanti di spiegare il loro sapere. Li sentivo plagiati dalla mediocrità dell’inseguire lo stipendio di fine mese e dalla sensazione di sconfitta del non avere più la speranza di cambiare qualcosa o qualcuno di noi.
Non tutti chiaramente ma una buona parte.
Non mi attraevano i loro monologhi anzi, mi facevano allontanare sempre di più e le cose che dicevano, dall’alto della propria cattedra, assomigliavano ad attutiti ed incomprensibili rumori di sottofondo.
Per ascoltarli, dovevo sforzarmi tantissimo.
Siccome non potevo passare cinque ore del mio tempo a fare solo qualcosa che NON mi piaceva, io scrivevo sul diario.
Erano fiumi e fiumi di lettere e mi è costato anche diverse note negative.
E’ stato lì che è nata la mia passione per lo scrivere, per contrasto a qualcosa che non mi piaceva.
Poi, una volta finito il tedio del dover subire questi rassegnati sacerdoti della cultura, ho smesso di farlo per molti anni.
Esiste una parola cupa e senza luce che si chiama “rassegnazione”.
Non c’è nulla che mi spaventi più di essa, soprattutto adesso, a 38 anni, sento che il mio tempo è già in gran parte passato.
Ho bisogno di un sogno nuovo, di un nuovo rebus da risolvere e scrivere me lo sta permettendo.
La felicità è cercare i sogni sempre, qualunque età si abbia.
Non per forza riuscire quanto mai smettere di cercare.
E non esistono sogni grandi o piccoli, esistono solo sogni.
Il trucco sta nel continuare a lottare per dare un senso alle nostre giornate -Sì, anche al lunedì-
Ciò che ci rende felice, di solito lo facciamo meglio e, anche esistesse una sola persona che lo apprezza, abbiamo già fatto di più che sederci sul divano per regalare la nostra materia grigia a chi mira a non farci ragionare.
Il pane più buono e fragrante, lo fa’ il fornaio che ne adora il profumo.
Il vestito più bello di carnevale, lo fa’ la mamma che ama il suo bambino.
La foto più emozionante, il fotografo in erba che vede ancora l’anima delle cose.
Il cocktail più buono lo fa’ la mia amica, barista per scelta da un anno dopo tantissimo tempo passato ad imprecare in ufficio.
Il più bello dei mondi si costruisce sulle persone soddisfatte ed appagate.
I sogni, se ci pensi, sono quanto di più simile ci sia all’amore perchè non hanno età ne confini.
Per questo ti dico, con tutto il mio cuore: INSEGUI I TUOI SOGNI!!!
Fino all’ultimo, senza vergogna e senza la presunzione di cambiare qualcosa al mondo, basterà cambiare un pezzetto di te.
Se sarai fortunato qualcosa avverrà attorno, ma non sarà questo l’importante.
L’importante è che consegnerai alla storia un individuo felice di essere nato, che prova qualcosa e non soccombe al vuoto.
Un individuo che è piacevole ascoltare, che nel suo piccolo ha qualcosa da dire e da dare.
E magari, per la fortuna dei ragazzi di oggi, spero che tra chi legge, ci sia anche un professore.
Concordo sulla pallosita’di tanti professori.Fortunatamente non tutti come dicevi tu,quei pochi che si salvavano,erano quelli che riuscivano a uscire dagli schemi e farci interagire, mescolando la “materia alla forma”senza la minaccia di un interrogazione.
Sto lavorando per cambiare(migliorare)un pezzetto di me.Grazie dell’imput