L’amore vero
L’altro giorno ho passato una giornata a fare un corso sulla sicurezza sul lavoro.
A parte non aver ancora capito a modo quale sia il tipo di estintore da utilizzare sulle diverse fonti di propagazione del fuoco (nel dubbio io sparo a raffica), una cosa mi è stata chiara fin da subito: quando sei in pericolo e rischi grosso, cerca in primis di rimanere lucido e portare a casa la pellaccia.
Concetto cinico? No, non credo: riflettiamoci insieme.
In una situazione di panico, se io penso a Sergio, Sergio a Francesca, Francesca a Giovanni e Giovanni a Sergio, a parte le maledizioni dettate dal fatto che in questo girotondo si sono scordati di me, siamo davvero sicuri che tutti ne escano davvero indenni? Secondo me una buona parte invece, non capisce più che cosa fare e si strina un bel po’.
Ecco, anche nelle relazioni, che siano di amicizia o di amore, il non aver chiaro il piano da portare avanti e il non essere persone solide, può causare un bel disastro.
Sono d’accordo che le persone, soprattutto quelle che ami, si debbano aiutare.
Non sono d’accordo sul fatto che tutti noi, sempre, siamo in grado di poterlo fare.
Spesso ascolto chiacchiere di amici che “gli ho dato tutto ciò che avevo, fino alle ultime energie e lui dopo, quando avevo bisogno io, se ne è fregato”.
Partendo dal concetto principe che aiutare gli altri è gratis e che lo si fa per stare meglio e non per ottenere un tornaconto, se io non ho le forze e le capacità per aiutare qualcuno, non lo posso aiutare.
Diventiamo solo una barca in mezzo al mare con due grosse falle e un solo tappo da poter utilizzare.
Il concetto è semplice a mio avviso: prima riparo la mia falla e dopo ti posso prestare il tappo.
Anche nelle esercitazioni in aereo, insieme alla marea di mossette quasi esilaranti (lo so che hai riso almeno una volta col tuo compagno di viaggio, ammettilo!), viene consigliato in modo chiaro che, in caso di problematiche, la prima persona alla quale mettere la mascherina sei tu.
Dopo, a cascata, vengono gli altri.
E sai perchè? Perchè se svieni, oltre a non poter aiutare nessuno, diventi un ulteriore zavorra.
Prima io amo me e dopo posso amare anche te: in modo libero, leggero e GRATUITO.
Sono una madre, io conosco l’amore senza confini.
E’ quello per le mie due figlie meravigliose.
Se mi chiedessero, pistola alle tempie, un braccio per la loro sopravvivenza, lo darei senza alcun fiatare.
Per loro, come ogni genitore al mondo, farei qualsiasi cosa, anche rinunciare a ciò che mi è più caro.
Adesso però che stanno ancora crescendo, l’unica cosa che posso fare per amarle davvero è quella di essere forte, di volermi bene, di amare me stessa e di rimanere lucida ed in vita.
Per questo motivo ti dico che l’Amore vero, quello sano e potente, quello in grado di aiutare davvero la gente.. Voltati verso lo specchio:
sei TU.
Così deciso: l’udienza è tolta.
Credo,come nella vita in genere,che anche nelle situazioni di pericolo,una coppia che rema nella stessa “direzione”guardandosi le spalle a vicenda,sia sempre piu’forte di una persona sola.come
tra marito e moglie/tra fratelli/tra amici..la differenza la fa solo la “direzione”
Non siamo nessuno senza “gli altri”.
Grazie Vittorio!!!
Condivido appieno quello che hai scritto.