Sei donne, un pin, un puk
Avete mai visto una donna leggere un libretto delle istruzioni?
Be’, io no.
Penso che sia più probabile incontrare i due liocorni che amoreggiano
al parco .
La frase scientifica di rito per una donna che sta partendo con l’utilizzo
di una nuova strumentazione elettronica è : – Come funziona questo coso?-
Non importa che il malcapitato compagno sia in casa o sia al lavoro, lei continua incessantemente, con la voce sempre più acuta finchè questi non rientra e se la trova indiavolata che batte ritmicamente contro al muro
l’oggetto della sua frustrazione.
Devo ammettere che a volte si tratta di vere e proprie sfide ad alto contenuto tecnologico.L’ultimo ring io me lo sono fatta col telecomando della tv, esattamente dopo un paio d’anni dall’averla acquistata. Hanno dovuto strapparmelo dalle mani mentre urlavo: – Tenetemi, tenetemi!-
Ieri sera sono uscita con le mie amiche; era il compleanno di una di noi.
Da quando siamo tutte più o meno mamme usciamo molto di rado, un’occasione così quindi andava immortalata.
La festeggiata tira fuori il nuovo smartphone, appena regalatole dal marito e si propone di farci fare una foto dal cameriere.
La fa, la vogliamo vedere tutte (non si sa mai che compaia su Facebook).
Il telefono però propone una schermata strana: un omino verde tipo extraterrestre ( è la verità, non eravamo neanche ancora alticce) e una scritta che fa capire che ci sia un aggiornamento in corso.
La scritta cita in Inglese più o meno così: “Aggiornamento in corso, non spegnere il telefono “.
Noi quindi , dopo aver aspettato un paio di minuti, facciamo ciò che chiunque al nostro posto avrebbe fatto : spegniamo il telefono.
A quel punto la mia amica lo riaccende e aspetta di poterci mostrare la foto.
Sullo schermo compare la scritta “Inserire codice PIN”.
La mia amica ci guarda stralunata, noi le restituiamo lo sguardo.
– Non sai il codice PIN?-
– Ma noooo! Non ho mai spento un telefono in vita mia! –
Parte la prima disquisizione su quanto sia dannoso non spegnere mai il telefono.
Lei non ci ascolta, comincia ad innervosirsi.
Meglio concentrarci e trovare una soluzione: forse lo sa tuo marito, pensiamo.
Suo marito è in barca, con gli amici e il suo telefono non prende.
La mia amica , invece, cogliendo l’occasione , si è regalata una serata da sola accompagnando i figli a dormire dai genitori.
La sua paura scatta quando realizza che a casa non possiede un telefono fisso.
E’ completamente tagliata fuori dal mondo.
Tutte noi cominciamo a darle prontamente una mano: una inserisce il codice 0000
(funziona sempre), un’altra il codice 1234 (me l’ha detto mio cuggggino).
Tentativi rimasti: uno.
Mariti a cui mandare le maledizioni per non aver lasciato notizie sul codice Pin: uno.
A turno, per aiutarla, ripartiamo ad esporre tutte le teorie immaginabili (e non) sui massimi sistemi del Pin e del Puk. Alcune sono anche molto in contrasto tra di loro ma , si sa, le guerre ideologiche non si possono contenere più di tanto. Quando vediamo che non si tranquillizza ma anzi, comincia a brontolare frasi incomprensibili tra se e se, smettiamo.
Decidiamo di chiamare l’amico del marito.
Egli, dopo averci spiegato con una pazienza da Monaco Zen, tutte le ultime novità su Pin, Puk, download, Ufo e Area 51, ci promette di rintracciare il marito attraverso gli amici comuni.
Finalmente ci richiama e ci comunica che la scatola col Pin del telefono è in sala, nascosta dentro al mobile.
Caso risolto, serata conclusa.
Erano mesi che non stavamo tutte insieme e devo dire che erano mesi che non ridevo così tanto.
Le amiche sono un dono prezioso, le uniche che ti possano sollevare il morale in un periodo difficile. Basta una semplice telefonata.
L’importante è che sia stato disattivato il PIN.
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