Storia di Giulia

Storia di Giulia: NOVE

Giulia sorride mentre si dirige verso la macchina.
Erano giorni che non si sentiva così viva.
La storia con “Lui”, la perdita dolorosa del suo bambino, l’hanno affogata a lungo nella tristezza.
Ora non sta ancora bene, però sente una sorta d’eccitazione percorrerle la schiena mentre cammina.
Lei sente e sa che troverà il ragazzo gentile, per la terza volta, vicino alla sua automobile.
Si muove lentamente, perché non vuole anticipare il momento.
“L’attesa del piacere è essa stessa piacere” diceva un tipo di cui non ricorda il nome.
Eccolo, aveva ragione.
Lui, viso aperto e spalle larghe, è voltato verso la sua direzione.
La sta guardando.
Trovare lo stesso uomo che ti aspetta ogni giorno, davanti alla macchina, può essere una seria molestia ma lei, istintivamente, sa che di lui si può fidare.
Ha sempre stimato gli uomini col coraggio dell’iniziativa, quelli in grado di rischiare un no.
Ora è tutto confuso tra i sessi ma lei, nel bene e nel male, si riconosce il ruolo di donna e detesta i giochetti su “chi corteggia chi”.
Un’ombra le appare sul volto.
Pensa alla storia logorante appena conclusa, la sua brutta eccezione alla regola..
Un moto di nausea le arriva alla bocca accompagnato da saliva amara.
Deglutisce.
Respira.
Lo guarda.
L’ombra sparisce.
– Sei il mio angelo custode? –
Lui le sorride (che bello è il sorriso che abbraccia anche gli occhi…)
– Potrei – risponde – Tu vorresti?
Si studiano qualche secondo, senza bisogno di dirsi altro.
Le parole, spesso, sono altamente sopravvalutate.
– Marco – Le porge la mano lui.
– Giulia – La stringe lei.
Un altro silenzio.
Giulia continua a sorridergli ma si cucirebbe la bocca piuttosto che fare il primo passo.
– Ok ciao – si dirige verso la macchina lei.
– Ti va un caffè? – La voce di lui la raggiunge da dietro alle spalle – Ci andiamo a piedi, nel bar qui vicino –
Ecco, guardateli; questo è il momento della connessione.
Ciò che prima non era mai esistito, due entità che si nutrivano, si muovevano e crescevano in esistenze separate, hanno appena creato un contatto.
Osservate come lei trilla “ok” e come lui abbia gli occhi nutriti da uno sguardo soddisfatto.
Non è ancora amore ma lo potrebbe diventare.
Ciò che è sicuro è che è nato qualcosa di nuovo, che prima non era mai esistito; una bolla di colore, una striscia di energia che freme fra i due.
Sliding Doors: lui era lì quando lei ne aveva bisogno ed è tornato quando lei lo desiderava.
Sliding Doors: lei lo ha rassicurato quando lui era incerto e lo ha incoraggiato con un sorriso.
Hanno deciso di aprire la porta e dirigersi insieme in un “aldilà” comune, una storia che li coinvolga insieme..
Forse solo una stanza, forse un lungo corridoio, forse un paesaggio infinito..
Quello che è certo è che , benché non si sappia ancora cosa accadrà, il medesimo brivido caldo ha già percorso la schiena di entrambi.

-CONTINUA???-

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